Sedia da scrivania per ufficio, una guida alle tipologie e ai requisiti da rispettare
Elemento imprescindibile di una postazione di lavoro che si rispetti, la sedia da scrivania per ufficio deve garantire il massimo comfort per chi la utilizza. Il lavoratore, infatti, vi trascorre moltissime ore al giorno. E acquistare un modello che non rispetti le proprie esigenze va ad incidere notevolmente sulla produttività, con inevitabili e spiacevoli conseguenze anche sulla postura e sulla salute. Ma da dove bisogna cominciare? Ecco tutti i requisiti che una seduta deve rispettare e una rapida guida ai modelli più performanti.

Ergonomia: il requisito che distingue le sedute da ufficio dalle classiche sedie
Le sedie ergonomiche, concepite appositamente per l’uso in ufficio (o per allestire una postazione di lavoro casalinga) favoriscono una postura corretta, aumentando il benessere e riducendo i rischi per la salute. Inoltre, devono essere conformi a determinati criteri, stabiliti in particolare dalla normativa europea UNI EN 1335. Quali sono?
- ruote;
- sistema di rotazione sull’asse della sedia;
- basamento stabile con struttura a cinque razze;
- sistemi di regolazione dello schienale in altezza e inclinazione;
- sistemi di regolazione della seduta.
Insomma, una sedia per ufficio ergonomica è necessaria per chiunque trascorre molte ore al giorno alla scrivania. Numerosi studi dimostrano che sono sufficienti appena 30 minuti su una seduta scomoda per iniziare ad avvertire i fastidi di una postura scorretta, ovvero tensione alle spalle, dolori al collo e alla schiena.
Non solo, nel lungo periodo, l’impiego di una sedia non ergonomica porta a un peggioramento della circolazione sanguigna e ad una pressione eccessiva sulle anche e sulla colonna vertebrale.
Una panoramica sulle sedie da ufficio migliori
Esistono moltissimi modelli di sedia da lavoro. In linea di massima, il criterio più utilizzato per effettuare una classificazione è la destinazione, cioè il tipo di ufficio per cui sono progettate. Le tipologie di sedute più diffuse sono quelle operative e quelle direzionali.

Le sedie operative sono improntate soprattutto alla funzionalità. Viene dato minore risalto all’aspetto estetico, i materiali per il rivestimento vanno dall’ecopelle al tessuto, fino alla rete. Sono adatte ad un uso frequente, poiché comunque sono durevoli e resistenti. Quanto ai modelli c’è un’ampia scelta. In commercio ci sono sedie da ufficio con schienale alto o basso, con braccioli e poggiatesta regolabili e con supporto lombare.
Diverse, invece, le sedie direzionali. Sono sempre dotate di base con ruote, poggiatesta, supporto lombare e braccioli imbottiti. La loro collocazione ideale è negli uffici di manager e dirigenti. Per questa ragione sono molto curate sia nell’estetica che in termini di ergonomia. I materiali più usati per il rivestimento sono pelle ed ecopelle, generalmente in colorazioni scure o neutre, per conformarsi ad ogni stile di arredamento. Infine, aiutano a mantenere la postura corretta e dispongono di meccanismi per adattare l’inclinazione dello schienale.